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NEWS SULLA CREATIVITA' (2013)

Se volete leggere  tutte le news del 2013 consultate i numeri arretrati del Quotidiano della Creatività

 

 

NATURA E CREATIVITA'

 

Presso l'Università dello Utah è stata effettuata un'interessantissima ricerca. L'interesse non è tanto legato al risultato dello studio, che in realtà era già noto da molto tempo. E soprattutto era noto a chi consulta questo sito da alcuni anni. Infatti la nostra associazione ha sempre sottolineato lo stretto legame tra la natura e la creatività, oltre al ruolo fondamentale di una relazione empatica con la natura per lo sviluppo della creatività di ciascuno. La ricerca è tuttavia interessante perchè conferma in modo scientifico e documentato ciò che avevamo intuito. Mantenere un contatto con la natura, ad esempio camminare sui monti e nei boschi aumenta la creatività del 50%.
David Strayer, uno dei coordinatori della ricerca, ha affermato: "Distaccarsi dagli oggetti tecnologici di ogni giorno, come i telefoni e i social media, permette al cervello di riposare e reinstaurare i processi di pensiero. Inoltre riappropriarsi di un ambiente naturale può avere un impatto sulla corteccia cerebrale pre-frontale la cui attività è associata alla creatività e al multitasking, quella capacità che favorisce lo svolgimento di più azioni contemporaneamente." Per saperne di più cliccate qui:
 
Per leggere l'articolo in inglese sul sito dell'Università dello Utah cliccate qui:

 

 



EMPATIA ED ETA'

 

L'empatia è fondamentale nella creatività umana. Già importanti ricerche scientifiche degli ultimi anni hanno dimostrato che l'empatia, contrariamente a quanto si pensasse nel passato, è una dote umana universale e soprattutto che essa è una dote presente fin dalla nascita. Già nelle prime settimane di vita si può notare la capacità empatica del neonato. Ora alcuni ricercatori si sono posto il seguente quesito: a quale età si mostra la maggior empatia? Secondo uno studio recente si mostrerebbe la massima empatia nella mezza età. Quindi il massimo dell'empatia non si avrebbe nei giovani e nemmeno negli anziani, come molti hanno pensato sino ad oggi. In realtà i risultati dello studio non sono definitivi. Pertanto non è chiaro se sia effettivamente vero che l'empatia umana raggiunga il picco nella mezza età ed è ancor meno chiaro quale possa essere  il motivo di ciò, nel caso sia vero. Comunque se volete saperne di più cliccate qui:

 

 

LA CRISI NON DISTRUGGE LA CREATIVITA'.

LA CREATIVITA' AIUTA A SUPERARE LA CRISI.

 

 

Anche le crisi, persino le crisi economiche possono avere il loro lato positivo. La crisi attuale ha determinato lo sviluppo di una serie di iniziative fondate sulla collaborazione e sulla reciprocità tra persone diverse. La crisi favorisce la creatività. La creatività favorisce il superamento della crisi. La crisi non distrugge la creatività ma può stimolarla. Come tutte le calamità naturali. Come il terremoto, ad esempio. L’associazione italiana per la creatività ha dimostrato con varie iniziative in occasione del terremoto di L’Aquila che il terremoto può distruggere case, vite umane, opere d’arte, ma non riesce a distruggere la creatività umana. Anzi questa può addirittura uscire più attiva e più efficace da un terribile evento sismico.
Leggete questi articoli di Repubblica molto interessanti:

 

 

IL TUO CAPO AL LAVORO E' CREATIVO O E' UNO PSICOPATICO?

Moltissime persone hanno serie difficoltà e un grande disagio nel loro lavoro quotidiano per colpa del comportamento del loro capo. Spesso sono proprio le caratteristiche comportamentali dei dirigenti che causano il blocco della creatività dei lavoratori e gravissimi danni alle aziende. Leggendo questo articolo potrete capire se il vostro dirigente o anche un vostro collega è una persona creativa o distruttiva o addirittura uno psicopatico. Troverete nel testo una serie di undici caratteristiche comportamentali. Basta che il vostro capo ne abbia una sola e potete già dire che non è una persona creativa. Per leggere l'articolo cliccate qui:

 

 

LE IDEE CREATIVE CHE POSSONO CAMBIARE LA VOSTRA VITA

 

La storia vera di dieci donne che grazie alla creatività hanno vinto la crisi e trovato il loro posto nel mondo del lavoro. Possono essere un esempio stimolante per molti che ancora non credono nella possibilità di dare una svolta positiva alla propria vita. se lo hanno fatto loro potete farlo anche voi... 

 

Leggete questo articolo per conoscere la loro storia:

 

APPROVATO IL PROGRAMMA EUROPA CREATIVA

Europa Creativa è il programma europeo che include misure e stanziamenti per i settori culturali, creativo e media per il settennio 2014-2020. È  andato al voto in Parlamento Europeo il 18 dicembre ed è stato approvato a larghissima maggioranza. Tutti hanno la possibilità di accedere a tali finanziamenti presentando progetti creativi adeguati.

Per saperne di più leggete questi articoli:    

e per avere più informazioni consultate il sito  

 

 

LA CRISI ECOMICO FINANZIARIA E LA CREATIVITA'

 

Lo sforzo innovativo che si deve compiere per accelerare la ripresa dalla profonda crisi economica e finanziaria che stiamo attraversando non può prescindere da un impegno massiccio per sbloccare e sviluppare la creatività umana.

Leggete qui l’articolo “Crisi, la vera risorsa è la creatività”:

 

 

 

RICERCA DI MICROSOFT SUL BLOCCO DELLA CREATIVITA'

 

 Purtroppo, mentre tutti ormai riconoscono l’importanza fondamentale della creatività per il progresso dell’umanità, per lo sviluppo di tutti i popoli, per il benessere delle nazioni e la salute di ogni essere umano, abbiamo ancora una volta la dimostrazione inequivocabile che la creatività umana è gravemente bloccata.  La conferma arriva da una ricerca promossa e finanziata da Bill Gates. I risultati della ricerca condotta da Microsoft e Waggener Edstrom sono estremamente interessanti. È altissima la percentuale di persone che ammettono il blocco della propria creatività. E ciò si verifica in tutte le nazioni civili. Ma la cosa più sorprendente è che, secondo i dati della ricerca, gli italiani soffrono più di tutti gli altri per la mancanza di uno sbocco creativo. È l'88,3% del campione a sentire questa esigenza, avvertita anche dall'87% degli intervistati americani e dal 77% di quelli tedeschi.

Leggete qui i risultati della ricerca: